Corso di Laurea in Architettura
Corso di Progettazione Urbanistica £
a.a. 2021-22
prof. Matteo di Venosa
con Claudia Di Girolamo, Lia Fedeli, Alina Burlac
Programma
Tema
La forte pressione antropica associata alle molteplici forme di consumo e uso del suolo (Rapporto Ispra 2019) ha sensibilmente incrementato i livelli di vulnerabilità strutturale e di esposizione al rischio dei territori litoranei.
Nel nostro paese, oltre il 50% della popolazione nazionale vive in prossimità delle coste.
I dati del secondo Rapporto sul Capitale Naturale (2018) rilevano che la densità di urbanizzazione della fascia costiera nei 500 m dalla linea della battigia è pari a 5 volte quella media nazionale (34% contro il 7%).
L’effetto antropico produce effetti negativi sugli equilibri ambientali delle coste determinando un decremento dei servizi eco-sistemici necessari alla vita degli organismi; compresa quella degli uomini.
I cambiamenti climatici (Rapporti IPCC e ISPRA), hanno accentuato le dinamiche di innalzamento delle maree, di ingressione marina, di subsidenza ed erosione, d’inquinamento dell’aria e dell’acqua.
Il governo di tali complesse dinamiche territoriali richiede di essere affrontato attraverso un approccio olistico e strategico che orienti azioni di mitigazione e adattamento di tipo ecologico, economico e sociale.
In tale prospettiva non mancano i riferimenti culturali e metodologici.
Il Sendai Framework, adottato nel marzo 2015 in Giappone durante la terza Conferenza Mondiale ONU, sottolinea l’importanza della pianificazione urbanistica e territoriale nella prevenzione e gestione dei rischi disastri.
L’Agenda ONU 2030 (Obiettivo 14) mette in risalto l’importanza delle strategie di rafforzamento resilienza ai fini della tutela delle zone costiere e marine.
I principi di Gestione Integrata delle Zone Costiere (GIZC) sanciti con la Convenzione di Barcellona (1976, 2004) hanno promosso in tutti i paesi aderenti (tra cui l’Italia) un approccio integrato e multilivello per la pianificazione della aree costiere superando, di fatto, le limitazioni di natura amministrativa.
A livello internazionale ed europeo, si è affermata la concezione che i piani per coste (ai differenti livelli istituzionali) siano strumenti flessibili e dinamici per la gestione integrata dei processi ambientali, sociali ed economici.
La resilienza è considerato un valore che può essere incrementato operando sulle reti e sulle relazioni; sulla qualità ambientali degli spazi aperti; sulle infrastrutture e sui servizi eco-sistemici.
I temi appena descritti sono al centro del programma didattico del corso di Progettazione urbanistica 3 (a.a. 2021-22).
Caso studio
Gli studenti saranno chiamati a sviluppare un progetto urbanistico multiscalare assumendo come contesto di studio un tratto della costa adriatica salentina dove particolarmente accentuati appaiono i processi di consumo di suolo (associati a fenomeni di abusivismo) e di depauperamento e frammentazione della matrice ambientale di riferimento.
E’ stato rilevato, infatti, che in Puglia, ed in particolare lungo la costa adriatica della penisola salentina, il grado di artificializzazione degli ecosistemi naturali e semi-naturali residui è molto spiccato.
Questo tratto costiero rappresenta, dunque, un esemplare caso di studio entro cui saranno definite strategie progettuali di rigenerazione in chiave ecologica del contesti paesaggistici esistenti.
Obiettivi formativi
Si propone una sperimentazione coerente con gli obiettivi formativi previsti per la disciplina urbanistica al quarto anno del corso di laurea quinquennale in Architettura: In particolare:
- far acquisire la capacità di relazionare il progetto urbanistico alle differenziate ed interrelate condizioni di rischio ambientale del territorio assunto come caso di studio;
- saper delineare i principali temi ed obiettivi delle trasformazioni auspicate, associando quest’ultime ad una visione territoriale sostenibile e condivisa;
- far conoscere le tecniche di sviluppo del progetto urbanistico e i procedimenti multiscalari e per fasi realizzative differenziate;
- far imparare a costruire la fattibilità del progetto urbanistico verificando le coerenze normative, istituzionali, economiche e territoriali e relazionando il programma progettuale ai principali strumenti delle programmazione e pianificazione vigenti.
Articolazione del corso
Il corso si articola in un programma coordinato di Lezioni ed Esercitazioni
Le Lezioni sono finalizzate a fornire allo studente i principali riferimenti teorici e metodologici per la comprensione del tema d’anno e per l’impostazione del progetto urbanistico nelle sue dinamiche attuative.
Le Esercitazioni rappresentano momenti seminariali di confronto tra il docente e gli studenti per la verifica dello stato di avanzamento del percorso progettuale. Sono considerate esercitazioni: i sopralluoghi, la redazione in aula degli elaborati grafici, le revisioni dei lavori degli studenti, le consegne periodiche degli stati di avanzamento del lavoro. Le esercitazioni comprendono, inoltre,alcune comunicazioni ex cathedra che forniranno agli studenti le istruzioni operative per la redazione degli elaborati grafici (tavole).
Il programma didattico è coordinato con il sito dell’Osservatorio Paesaggi Costieri Italiani (OPCI) (www.paesaggicostieri.org), nonché con alcuni corsi di dottorato italiani.
Modalità di verifica dell’apprendimento
Gli studenti redigeranno gli elaborati grafici previsti per sostenere l’esame finale organizzandosi in Gruppi di progetto di max 3 unità.
Le attività interpretative e progettuali saranno raccolta in n. 3 tavole (Formato 1). Il corso prevede, inoltre, la redazione di un elaborato scritto-grafico dal titolo Urban Report nel quale ogni gruppo di lavoro descriverà alcuni contenuti delle Agende urbane di alcune città europee.
Gli elaborati grafici restituiranno i contenuti di un processo progettuale circolare ed interattivo in cui si alternano le fasi di: ideazione del progetto (concept) (Tav 1), configurazione (Tav. 2) che prevede la definizione dell’assetto proposto (master plan) e dei criteri di qualità dello spazio pubblico urbano (progetto di suolo).
Il corso ha durata semestrale.
Le lezioni e le esercitazioni si svolgeranno esclusivamente nel primo semestre dell’a.a. 2020/2021. Gli esami di profitto sono fissati dal calendario, al di là del quale non sarà effettuata alcuna attività didattica aggiuntiva.
La frequenza alle attività didattiche è obbligatoria e costituisce, di per se, garanzia di ammissione al sostenimento dell’esame di profitto entro il semestre.
Sono previste verifiche in corso obbligatorie secondo le scadenze programmate dalle attività didattiche. In corso fornirà agli studenti gli elaborati di base per lo sviluppo delle attività progettuali. Inoltre sarà messa a disposizione dello studente la Dispensa nella quale sono raccolti gli apparati teorici e i contenuti delle lezioni ex cathedra.
Gli studenti sono tenuti alla consegna degli elaborati richiesti secondo le date previste. Le verifiche progressive obbligatorie costituiscono garanzia per continuare l’attività all’interno del corso e per l’acquisizione del titolo di frequenza che dà diritto a sostenere l’esame nei tempi previsti dal programma del corso.
L'esame di profitto è inteso come l'ultima consegna didattica offerta dal Corso allo studente.
Tutti gli studenti che avranno regolarmente frequentato il corso avranno titolo a sostenere l'esame nella data fissata.
L’esame consisterà:
- Colloquio sui contenuti della Dispensa e dell’Urban Report
- Verifica delle elaborati grafici (n.3 tavole A1) attraverso una presentazione PPT;